lunedì 4 luglio 2011

Attivismo non è terrorismo: Liberate i liberatori!

Il 22 giugno scorso, centinaia di poliziotti spagnoli, con un azione coordinata hanno arrestato 12 attivisti dell'associazione Igualdad Animal, con gravissime accuse. Ecco il comunicato ufficiale dell'associazione:

Dodici attivisti per i diritti animali sono stati arrestati questa mattina dalla polizia spagnola, con una serie di irruzioni promosse dal giudice magistrato incaricato delle indagini a Santiago de Compostela, in Galizia (Spagna).
Arresti e perquisizioni sono avvenute nelle case di attivisti delle organizzazioni Igualdad Animal/Animal Equality ed Equanimal nelle zone di Madrid, Asturia, Vizcaya e Galizia. Quelli arrestati sono stati portati a Santiago de Compostela, dove sono state formulate le accuse di reati contro l'ambiente, disordine pubblico e associazione a delinquere.
Il punto di partenza delle indagini sembrerebbe essere la liberazione di circa 20.000 visoni avvenuta nell'allevamento Visones Bermudez, a Santiago de Compostela, nel novembre del 2007. In base a questo è stato formulato il reato di danno all'ambiente.
Entrambe le organizzazioni hanno condannato pubblicamente la privazione della libertà, la tortura e il massacro di circa 300.000 visoni ogni anno in Spagna.

Questi arresti rappresentano un chiaro attacco dell'industria della pelliccia agli attivisti animalisti per aver esposto gli orrori della pratica degli animali uccisi con il gas, le mutilazioni, la sofferenza indotta dal vivere in cattività negli allevamenti.
Queste due organizzazioni definiscono chiaramente il loro attivismo come non-violento e dedicano i loro sforzi per far aumentare l'attenzione pubblica sui diritti animali, informando la società sulle conseguenze del consumo di prodotti animali e la promozione di valide alternative.

Inoltre, nonostante le organizzazioni non siano coinvolte nelle liberazioni di visoni, non condannano questo tipo di azioni poiché difendono gli interessi di tutti gli animali indipendentemente dalla specie e nessuno dei visoni sfruttati dall'industria pelliccia merita di vivere e morire in un allevamento.

Poiché non ci sono responsabili per le recenti liberazioni di visoni avvenute in Spagna, diversi membri di Equanimal e Igualdad Animal/Animal Equality sono stati arrestati con l'intento di criminalizzare il movimento per i diritti animali in Spagna, così come già accaduto in altre nazioni.

Le 'lobbies' dello sfruttamento animale e le potenti multinazionali vogliono ostacolare il movimento animalista spagnolo e ciò che a cui stiamo assistendo è repressione.
Equanimal e Igualdad Animal/Animal Equality terranno due conferenze in contemporanea oggi 22/06/11 alle 20.00 a Madrid e Barcellona, in maniera tale da leggere un comunicato in risposta agli arresti dei dodici attivisti.
Domani, giovedì 23 giugno, proteste pacifiche si terranno a Madrid e Barcellona, per dar possibilità a chiunque è contrario a questi arresti di mostrare il proprio sdegno verso ciò che è accaduto e dare solidarietà agli attivisti detenuti.
Per venerdi' 24 giugno lanciamo un appello per una giornata internazionale di solidarietà per gli attivisti spagnoli.

Per favore prendete in considerazione una protesta di fronte alle ambasciate spagnole e nel centro della città venerdì 24 giugno per supportare gli attivisti!

Qui c'è una lista completa di ambasciate e consolati spagnoli:
http://www.offshorewave.com/embassies_show.php?country_id=193

Presto sarà disponibile il sito web di supporto per le persone arrestate.

Nella foto Piero Liberati, responsabile OCSA

Il primo luglio, l'OCSA (organizzazione contro lo schiavismo animale) ha organizzato una manifestazione in sostegno e solidarietà dei 12 attivisti arrestati in spagna, a Roma, sotto il consolato spagnolo.
Gli attivisti dell'OCSA protestano per la gravità delle accuse inflitte agli attivisti, e sottolineano l'assurdità del considerare un attivista per la liberazione animale un terrorista, chiedendo infine la liberazione dei 3 di 12 attivisti attualmente in carcere, e il decadere delle illegittime accuse.

Si può facilmente intuire come possa essere stata pilotata dall'industria della pelliccia tutta la questione dell'arresto e delle accuse, per chiudere la bocca al movimento animalista e metterlo contro lo stesso mondo della gente benpensante, che si guarderebbe bene dall'avere a che fare con dei "terroristi".
Ecco il video della giornata:







Concludo con una mia personale riflessione:
Sebbene un azione di liberazione animale, possa essere definita atto terroristico, per come matematicamente viene descritta un azione terroristica, essendo che viene definito terrorismo l'azione di un gruppo volta alla salvaguardia di diritti dello stesso o di un altro gruppo, ai danni di un ente, ma riflettendo con meno matematica e più logica e "cervello", non può che essere chiaro a chiunque non abbia interessi a pensare il contrario, che un azione di liberazione come quella dei ragazzi di Animal Equality sia non solo non terroristica, ma ANTIterrore, essendo che nel contesto specifico, gli unici costantemente terrorizzati, gli unici che subiscono il vero danno, non sono certo gli allevatori di animali per pellicce, ma sono gli animali allevati, che "vivono" in condizioni di assoluto degrado sociale nell'affrontare un destino tanto crudele quanto inutile ed evitabile.
Si può continuare a pensare il contrario, solo considerando gli animali delle cose, delle proprietà, continuando ad ignorare il fatto che essi sono esseri senzienti, provanti sentimenti, emozioni, esseri capaci di soffrire e meritevoli della più semplice ma preziosa dignità: Il poter vivere con padronanza la propria vita.

Davide Maccagnan


1 commento:

  1. mamma mia speriamo che li liberino presto!!! è un'ingiustizia. Io il weekend scorso sono andata a una manifestazione contro il maltrattamento delle galline

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