lunedì 6 giugno 2011

Batterio Killer: Sarà colpa degli allevamenti?

Penso siano necessari dei chiarimenti riguardo alla questione del batterio killer, sappiamo benissimo oramai che i TG e i mezzi di informazione non vedono l'ora di trovare argomenti che preoccupano e tengono le persone incollate allo schermo per aumentare lo share, nonostante i danni che le panicosi collettive provocano ogni epidemia, e questo è un ennesimo caso.

Quanto è pericoloso?
Il batterio in se ha una pericolosità rilevante, mentre è poco rilevante il metodo di contagio.
Innanzitutto è da premettere che è inutile cercare un cibo responsabile e condannarlo, eliminandolo dai nostri piatti, essendo che come quasi tutti i patogeni vive a temperatura corporea, ovvero ottimalmente tra i 35 e i 45 gradi, e muore di norma dai 70 gradi in su, quindi la cottura lo uccide, ed essendo un batterio non sporigeno, non ricompare dopo la cottura.
Basta lavare e cuocere i cibi e lavarsi bene le mani prima di mangiare. Se avete paura, evitate i cibi crudi, e mantenete le normali condizioni di igiene, comprando cibi derivanti dall'Italia per
andare sul sicuro.
Ma la colpa di chi è?: Innanzitutto la colpa non è ne della verdura ne della carne, la colpa non è del cibo in se, ma è da ricercare nella scarsa igiene di base, poichè il batterio si trasmette per via orofecale, il che vuol dire che i cibi contaminati sono stati a contatto con feci o urine infette, o veicoli a loro volta infettati.
Piuttosto la problematica che nessuno vedo si pone, è come mai questo batterio killer, che è un comune Escherichia coli, che di norma è poco aggressivo e comunissimo, ora è diventato addirittura un batterio killer? Cosa spinge un batterio che comunemente si riproduce senza
particolari ostacoli nei nostri corpi provocandoci diarree e problemi intestinali?
Le risposte possono essere svariate, e sicuramente non sono io a poterle dare con certezza, ma posso semmai con la ragione formulare ipotesi, Personalmente sono pienamente convinto che l'abuso degli antibiotici abbia avuto certamente la sua parte.
Per chi non lo sapesse, i batteri hanno un potenziale di mutazione altissimo, e tendono a sviluppare delle difese contro ciò che li uccide.
Gli antibiotici oramai vengono usati come
fossero caramelle, nell' industria dell' allevamento.
Solo in europa In Europa vengono consumate 5000 tonnellate di antibiotici LEGALI, di cui
1500 per favorire la crescita artificiale di polli, suini, tacchini e vitelli, e il restante per curare malattie infettive e dovute alla scarsa igiene, scarsa condizione etologica e problematiche legate alla genetica, dalle tare e deformazioni genetiche che la selezione in purezza delle razze d'allevamento produce.
Tutto questo, centrerà qualcosa?
La risposta la lascio a voi.

1 commento:

  1. Infatti io a chi mangia la carne dico sempre che in realtà è come se ingurgitasse chili e chili di medicinali (antibiotici, ormoni e chissà cos'altro).
    Ed è vero che tanta gente è diventata refrattaria ai comuni antibiotici, per cui quando si ammala è costretta a ricorrere a dosi e tipologie sempre più forti. Con tutte le controindicazioni del caso.
    E ci sono molte ipotesi che propendono per l'attribuzione della causa di molti tumori proprio al consumo di carne. Uno degli ormoni chiave della carne è la cadaverina (e già il nome è tutto un programma, come si suol dire) ed è lo stesso che i culturisti assumono per aumentare e favorire il fattore di crescita della massa muscolare oltre i limiti naturali.
    Vuoi vedere che tale ormone è magari anche responsabile del proliferare e della crescita abnorme delle cellule tumorali?
    In fondo l'apparato degli esseri umani preposto alla digestione è molto più simile a quello dei grandi erbivori (intestino lungo, digestione lenta), che non a quello dei grossi mammiferi carnivori quali leone, tigre ecc..

    E sappiamo quanto antropologicamente sia errata la concezione che l'essere umano sia sempre stato carnivoro o onnivoro. In realtà onnivoro ci è diventato per adattarsi ai periodi di carestie (quando ancora non sapeva coltivare le terre, o non conosceva le tecniche di ottimizzazione del terreno) e cacciava solo come risorsa estrema (essendo notoriamente molto più dispendioso, proprio in termini di energia fisica, cacciare piuttosto che godere deu frutti della terra che nascono spontaneamente).

    E comunque, considerazioni utilitaristiche a parte, mangiare la carne, costringendo a sofferenze indicibili altri esseri viventi - è proprio mostruoso sotto il profilo etico.

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