
venerdì 20 maggio 2011
No Nucleare Day, 21 maggio 2011: comunicato stampa.

mercoledì 18 maggio 2011
È finita? No, non mi arrendo.

giovedì 12 maggio 2011
Incontro giovani candidati di Busto Arsizio: una nuova speranza.
Ieri sera alla “Comunità Giovanile” di Busto Arsizio, dieci giovani candidati, sotto i trent'anni di età, si sono seduti ad una tavola semi-rotonda e si sono fatti conoscere dai presenti. Le domande a cui tutti hanno risposto erano molteplici, a partire dalla generica motivazione
personale che li ha spinti a presentarsi alle elezioni amministrative di Busto Arsizio, a seguire dalla personale idea di politica, di cosa dovrebbe essere e di cosa è ora, proseguendo poi discutendo delle proprie opinioni riguardo agli obiettivi da migliorare a Busto, come ad esempio, l'intrattenimento, l'ambiente etc.
Mi ha fatto molto piacere in primis, a parte qualche necessario scambio di battute, la cordialità e la diligenza con le quali l'incontro ha avuto luogo, cosa molto difficile da trovare tra"veterani" della politica ad ogni livello, e sopratutto ho apprezzato moltissimo il senso di responsabilità politico e la voglia di cambiamento che era presente in quasi tutti i candidati.
Perlomeno a parole, sempre se i giovani candidati faranno parte della futura giunta, si può prospettare un futuro politico di Busto Arsizio che tende al rinnovo e al miglioramento, a differenza di questa situazione di stallo che oramai aleggia da molti anni.
La speranza, insomma, come la voglia di fare, non manca, ora tocca al cittadino decidere cosa fare della sua città.
Davide Maccagnan
domenica 8 maggio 2011
La LAV sostiene Articolo 3
LA LAV SOSTIENE ANTONIO CORRADO E ARTICOLO 3
Come consigliere comunale di opposizione nelle ultime due legislature, Antonio Corrado ha sempre supportato in Consiglio comunale tutte le battaglie civili della LAV. In particolare, Antonio Corrado ha concretamente supportato sin dall'inizio la nostra campagna contro la vivisezione all'Università dell'Insubria di Busto Arsizio, aiutandoci a raccogliere informazioni tramite interrogazioni e acquisizioni di documenti e presentando in consiglio comunale la "Risoluzione di San Francesco" contro la vivisezione.
L'attuale compagine amministrativa bustese Lega-PDL ha agito in tutti questi anni come mero strumento degli interessi dei vivisettori dell'Uninsubria nella nostra città. Votare per Gigi Farioli come sindaco e per le liste Lega Nord e Popolo della Libertà significa mantenere e consolidare il potere politico dei vivisettori a Busto Arsizio, significa perpetuare i terribili esperimenti che avvengono ogni giorno nel cuore della nostra città su migliaia di animali innocenti.
Antonio Corrado e la sua lista civica Articolo 3 presentano invece nel loro programma un impegno chiaro e preciso:

Richiesta all'Università dell'Insubria di abbandonare la pratica della vivisezione in favore di una ricerca che non preveda l'impiego di animali, in modo da fare di Busto Arsizio la piccola capitale italiana della ricerca senza animali, scientificamente all'avanguardia ed eticamente sostenibile. Pena la rescissione immediata della convenzione per l'utilizzo dei locali comunali dei Molini Marzoli e della Villa Manara.
8 maggio, auguri a TUTTE le mamme!

Un augurio a tutte le mamme, che da sempre sono padrone del miracolo della vita.
mercoledì 4 maggio 2011
Torna il No Nucleare Day 2011 a Milano!
tel: 349 - 79 09 282
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martedì 3 maggio 2011
Davide Maccagnan: Un vegano alle amministrative 2011
Vegano alle Amministrative 2011
Alle elezioni Amministrative del 15 e 16 maggio a Busto Arsizio, lista civica Articolo 3, si candida un vegano, Davide Maccagnan.
Davide fino al 2009, oltre a non essere nemmeno vegetariano, era un terrariofilo, allevava serpenti e ratti, bazzicava nel mondo degli allevamenti, per poi da gennaio 2010 cambiare totalmente strada, ha abbandonato allevamenti vari, ora è vegano, ha un forum di etica: http://www.eticaforum.com/, si batte per i diritti degli animali, contro tutto ciò che era prima, ora il suo motto è: “se sono cambiato io, puoi sicuramente cambiare anche tu”.
A questo proposito, la Redazione di Promiseland.it, ha rivolto a Davide alcune domande:
Ciao Davide, cosa ti ha spinto a passare da onnivoro allevatore di serpenti, ratti e quant’altro a vegano che si batte per i diritti degli animali?
Una fortissima riflessione, molto lunga, che ha combattuto per quasi due mesi contro la mia istintiva negazione. Quando sistemavo le gabbie dei ratti e gli davo da mangiare, mi trovavo questi esserini innocenti che mi rivolgevano una sorta di forma di gratitudine, e soprattutto fiducia, mangiando dalle mie mani, facendosi accarezzare e prendere in mano, nonostante io uccidessi regolarmente i loro compagni di gabbia. Questa loro innocenza e bontà, simile a quella di un bimbo, ha innescato una serie di accuse verso ciò che facevo, e tutto d’un tratto mi sono trovato con una parte della mia coscienza che ha preso il sopravvento e mi ha obbligato a rendermi conto del male di cui ero complice. Ricordo di aver sentito una fitta al cuore ed un estremo senso di lucidità quando ho preso realmente coscienza della situazione, ed un bel giorno, come si suol dire, mi sono detto a gran voce “BASTA”. Quel giorno era il 30 gennaio 2010, ed il 31, il giorno seguente, smisi di mangiare carne, e mi attivai per dare a chi se ne sarebbe preso cura, serpenti e ratti. Da li incominciò un cammino profondo nell’apprensione dell’antispecismo e di una sensibilità che ora mi ha portato ad essere Vegano ed a battermi per i diritti degli animali.
E’ la prima volta che ti occupi di politica?
Da “dentro il sistema” si, non mi ero mai candidato prima. Penso che occuparsi di politica non sia solo essere un politico, ma anche spingere da fuori, da libero cittadino, la politica stessa ad adottare gli ideali che più ci premono e ad occuparsi delle questioni etiche e sociali riguardanti i diritti e le problematiche della collettività umana, non umana, e del nostro pianeta.
Tuttavia mi sono reso conto che delegare sempre ad altri le nostre missioni è poco fruttuoso, e se davvero vogliamo vincere delle nostre battaglie, dobbiamo essere noi i primi ad portare la nostra voce alle orecchie di tutti. Gandhi disse “sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”, e rivedo piena verità in questa affermazione. Se voglio che lo stato si prenda la briga di lavorare ai diritti degli animali, debbo rendermi conto che lo stato sono anche io, e che io per primo devo attivarmi per portare nel dibattito polito la questione. E così ho fatto, grazie alla lista in cui mi sono candidato, che per prima mi ha proposto di occuparmi della questione, e che mi da tutt’ora delle forti speranza.
Sei molto giovane Davide, pensi di riuscire a tenere testa a politici veterani con in mente solo la poltrona e il potere… che non si interessano di diritti umani, figuriamoci di quelli degli animali?
Sicuramente ho molta esperienza da farmi in ambito politico, ma sono molto ottimista poichè non sono solo, sono in una lista fatta da persone molto preparate, con ideali veri e forti, che da subito mi hanno aiutato e consigliato, e che sanno veramente il fatto loro. Anche se in questo paese vedo che la verità e l’onestà spesso viene presa a calci e derisa dalla menzogna e dagli interessi, sono fermamente convinto che il fallimento più grave è il non averci nemmeno provato. Preferisco consumare i miei giorni da perdente ma dalla parte del giusto, che vivere vincendo dalla parte di chi opprime, o altrettanto peggio vivere da impotente spettatore! Corrado Alvaro ha detto “La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile.” Niente di più vero. Oggi più che mai occorre attivarsi, occorre smettere di aspettare che le battaglie le vinca qualcuno per noi, e bisogna sempre tenere presente che una delle armi più forti di chi ti rema contro è la tua arrendevolezza.
Finalmente i diritti per gli animali vengono portati nel dibattito politico.
“La grandezza di una nazione e il suo progresso morale possono essere valutati dal modo in cui vengono trattati i suoi animali.” Scrisse Gandhi oltre mezzo secolo fa.
Se utilizzassimo questo metro di giudizio, risulteremmo estremamente arretrati su tutto il territorio italiano riguardo questo aspetto.
A Busto Arsizio, città della provincia di Varese, invece finalmente si inizia a parlare di diritti degli animali.
Grande è stata la felicità nell’essere accolto in una lista civica quale Articolo 3 di Busto Arsizio che crede fortemente nell’importanza della crescita dei diritti degli animali e si è da subito dimostrata disponibile nell’inserire nel proprio programma elettorale varie proposte non solo per i cittadini e l’ambiente, ma anche per gli animali e per chi si adopera per esso.
D’altronde come lista civica ci si impegna per la difesa dei più, e se si parla di piu deboli è possibile non pensare agli animali?
La risposta è ovviamente no, per questo insieme ad altri candidati della lista civica, abbiamo identificato i punti più urgenti ed essenziali da inserire nel nostro programma elettorale e sono emersi i seguenti punti:
• Creazione di uno sportello comunale per la tutela degli animali.
• Introduzione di almeno una pietanza alternativa vegana (che quindi comprende anche i vegetariani) nelle mense pubbliche, convenzionate e private.
• Richiesta all’Università dell’Insubria di abbandonare la pratica della vivisezione in favore di una ricerca che non preveda l’impiego di animali, in modo da fare di Busto Arsizio la piccola capitale italiana della ricerca senza animali, scientificamente all’avanguardia ed eticamente sostenibile. Pena la rescissione immediata della convenzione per l’utilizzo dei locali comunali dei Molini Marzoli e della Villa Manara.
• Non concessione del territorio di Busto ai circhi che utilizzano animali nelle esibizioni.
Ma mischiare politica e animalismo non sarà dannoso?
Il pericolo dell’animalismo in politica sussiste quando esso è politicizzato, ovvero quando si vuol far figurare l’animalismo come una questione di destra o di sinistra, di un partito o di un altro. Io credo invece che l’animalismo debba essere invece una tematica fondamentale che ogni partito deve affrontare, per portare i diritti degli animali in un dibattito politico che si concluda con degli
esiti utili per gli animali e non per i partiti.
Basta fare un giro in un negozio di animali, o alle bancarelle del mercato per vedere animali tenuti in condizioni veramente improponibili, ma la cosa peggiore è scoprire che tutto questo è legale. Urge un cambiamento, sia dal basso, nella mentalità della gente, che dall’alto, nelle normative e nei regolamenti riguardo gli animali.
Davide Maccagnan – candidato lista civica articolo3
Fonte: Articolo su Promiseland.it